giovedì 31 gennaio 2013

16/02: Corso di decorazione con ghiaccia reale ad Albenga

Vi ricordate la mia wedding cake che ha vinto il concorso "Quando abito e cake viaggiano insieme"? L'organizzazione era a cura di Stefania, la proprietaria del negozio "Dolcetto Scherzetto" di Albenga, un posticino pieno di cose buone, cioccolata, caramelle e materiale per cake design! Molto carinamente mi ha tenuto la torta per un po', prima che potessi riprenderla, così abbiamo anche avuto modo di chiacchierare. Qualche tempo fa mi contatta per chiedermi se eventualmente fossi stata disponibile per tenere un corso di decorazione con la ghiaccia reale. Ma certo! è stata la mia risposta, anche se ovviamente i dubbi vengono... sarò all'altezza?
Bè, alla fine la data è stata decisa quindi mi faccio pubblicità e vi racconto tutto:

Sabato 16 febbraio dalle 14:30 alle 18:30
Corso di decorazione con la ghiaccia reale - Aspettando la primavera
presso il negozio "Dolcetto Scherzetto" - Viale Pontelungo 66 Albenga (SV)

Ho pensato a lungo cosa proporre, perchè volevo qualcosa di originale che non venisse affrontato spesso... i maestri di quest'arte (e mi vengono in mente Donatella Semalo, i Red Carpet e Carmelo Recupero, che considero tutti dei veri miti!) nei loro corsi propongono torte o minicake da decorare. Neanche minimamente posso definirmi ai loro livelli, quindi per discostarmi ho optato per qualcosa di più frivolo forse, e che vedo anche poco in giro sul web, almeno in Italia: i biscotti decorati con la ghiaccia reale!
A me piace moltissimo decorare i biscotti, ve ne sarete accorti, e la ghiaccia è una valida alternativa alla pasta di zucchero: il sapore è ottimo, piace a tutti, dà un bell'effetto "bombato" sul biscotto e si presta a tantissimi effetti diversi.

A metà febbraio San Valentino sarà già passato, e dopo un mesetto arriverà la primavera: il corso ci porterà allora un assaggio di primavera con questi biscotti-fiore: margherita, tulipano, gerbera e roselline:


Il corso è adatto anche a chi non ha dimestichezza con la ghiaccia: sembrano difficili ma non lo sono, vedrete che ci divertiremo!
Il programma, in linea di massima, è il seguente:

- spiegazione teorica della ghiaccia reale (ingredienti, consistenze)
- preparazione (con preparato per ghiaccia)
- spiegazione degli strumenti (beccucci, conetti di carta forno, coloranti)
- esercizi 

- decorazione dei biscotti

Naturalmente tutto il materiale (biscotti, coloranti, perline ecc) è compreso nel corso. Per qualsiasi richiesta, spiegazione, prenotazione, potete fare riferimento a Stefania:
- sito web www.dolcettoscherzetto.com
- pagina Facebook http://www.facebook.com/dolcetto.decorazionitorte

 Oggi è l'ultimo giorno del giveaway! A domani con i vincitori...


martedì 29 gennaio 2013

Torta trapuntata verde e bianca

Dopo le fatiche per la torta Nuova Zelanda, con relativo viaggetto a Milano, la sera stessa ho preparato la base per questa torta, e il giorno dopo l'ho decorata visto che era destinata alla serata. Ho dovuto optare per qualcosa di semplice perchè proprio avevo zero tempo, però la volevo elegante, così ho pensato all'effetto trapuntato che mi piace un sacco, visto che l'avevo già usato per la torta con centrino di ghiaccia.

L'occasione era il compleanno di 3 amiche, Sabrina, Anna e Carmen, per le quali l'anno scorso avevo preparato la torta Fiori e Farfalle. Stesse persone stesso posto, squadra vincente non si cambia!

L'effetto trapunta si ottiene premendo leggermente sulla torta l'apposito diamond side cutter, ovvero il tagliapasta a forma di rombo, e poi ripassando le linee con il quilting tool, ovvero lo strumento con la rotellina dentata. Eccoli qui:


La torta era una Victoria Sponge, era un bel po' che non la facevo ma è venuta morbidissima, farcita con crema felice. Ho pensato ad un verde pastello per il colore della pasta di zucchero, è una tinta delicata che apprezzo molto. 
Ho aggiunto poi le perline di zucchero bianche ad ogni intersezione, per evidenziare maggiormente l'effetto trapunta; ho completato con fiorellini bianchi in cima e dei nastri morbidi intorno. Scusate la qualità della foto, ma la luce era quella che era e non ho potuto fare di meglio!




Ecco anche l'interno con la sua bella cremina. 


Devo dire che eravamo già piuttosto sazi grazie alla polenta con cinghiale :) comunque la torta avanzata è stata divisa tra le festeggiate.

Potrei anche chiamarla "la torta dell'autostrada", eh sì, perchè durante il ritorno la macchina ha praticamente esalato l'ultimo respiro. Ho fatto in tempo a mettermi in corsia d'emergenza, e poi ho aspettato 45 minuti per il carro attrezzi... meno male che con la mia amica l'abbiamo presa con filosofia, della serie "potrebbe andare peggio... potrebbe piovere!" (NB: offro un post con dedica a chi indovina da dove viene questa citazione!). Domani l'ardua sentenza del meccanico, speriamo bene.
Alla prossima!

lunedì 28 gennaio 2013

Torta Nuova Zelanda - New Zealand cake

Finalmente posso raccontarvi tutto di questa torta decorata, ora che la festa è passata! 
Qualche mese fa mi scrive la sorella del mio migliore amico Giulio, che abita a Milano, chiedendomi se potevo occuparmi della torta per i 18 anni di suo figlio. WOW! ho pensato, che bella occasione. La festa sarebbe stata appunto a fine gennaio. E il tema? Dal momento che il ragazzo aveva trascorso (beato lui) un mesetto in Nuova Zelanda con prospettiva di tornarci, ho pensato proprio a questo. E tra l'altro, io ho avuto sempre una passione per questo paese, (anni fa, da brava pazzoide, ho pensato pure di trasferirmici), quindi ero felicissima. 

Ricapitolando: nipote del mio migliore amico, 18 anni, Milano (altra città che amo), Nuova Zelanda, insomma meglio di così non potevo proprio chiedere e ci ho messo davvero il cuore a prepararla. E credetemi, è stato un lavoro lungo...

Ma non vi tengo sulle spine, questa è la torta finita:


E' una torta di 30cm di diametro: il festeggiato adora il cioccolato, allora ho scelto la chocolate cake con 3 diverse farciture: ganache al cioccolato bianco, al cioccolato al latte, al cioccolato fondente. Super-golosa, e anche bella esteticamente una volta tagliata con le 3 diverse sfumature di colore delle creme.

Una bella mano per l'idea me l'ha data una torta che ho trovato sul web, basta digitare "New Zealand cake" su Google e si vede subito. Vediamo un po' i particolari, nel frattempo vi racconterò qualche curiosità del paese che si trova a ben 20.000km da noi:

- Il motto della Nuova Zelanda è more sheep than people (più pecore che persone), quindi le pecore non potevano mancare. Il tutorial per questi animaletti in pasta di zucchero e ghiaccia l'ho trovato su Youtube: http://www.youtube.com/watch?v=WgqpCWC-u0k
 


- Gli abitanti della Nuova Zelanda sono detti anche Kiwi, che è sia un buffo uccellino, sia il frutto che tutti conosciamo. Dato che come animali ci sono già le pecore, ho affettato un kiwi di pasta di zucchero! Con la ghiaccia ho tracciato anche la piuma, che è il simbolo dei mitici All Blacks (qualche ripetizione di Haka? Ecco qui: http://www.youtube.com/watch?v=ctA0dx-1cDQ)
 

- In Nuova Zelanda ci sono spiagge bellissime, non a caso si praticano un sacco di sport che hanno a che fare col mare. Quindi voilà uno scorcio di spiaggia, con il mare spumoso, la sabbia (in realtà sono biscotti tritati!) e conchiglie di pasta di zucchero. E parlando di spiaggia, come non citare la struggente scena del film "Lezioni di piano", film ambientato proprio in Nuova Zelanda? Grazie al nostro Youtube: http://www.youtube.com/watch?v=a6ihJhhDgAQ




- Questa mi è stata espressamente richiesta dalla mamma del festeggiato: la casetta hobbit! Saprete che la trilogia de "Il Signore degli anelli" è stata girata interamente in Nuova Zelanda, ed alcuni set sono stati conservati, tra cui Hobbitville. Ho pensato quindi alla casetta che spunta dalla torta, con l'erba, la porticina di legno, e l'Anello del potere in bella mostra sui ciottoli. L'interno della casetta è preparato con impasto di torta avanzato mescolato con crema al burro. Si può mangiare tutto!
Qui è inutile che vi mostro qualche spezzone di film, sono da vedere TUTTI e tre.
 

Altri particolari: la cartina è stampata su un foglio di pasta di zucchero, con coloranti alimentari, quindi assolutamente edibile. Ci sono poi le montagne sul lato della torta, altro importante elemento della geografia neozelandese.

Non è finita: per ogni invitato ho preparato anche dei biscotti di pasta frolla a forma di torta a 3 piani, ricoperti di pasta di zucchero e decorati con la bandiera nazionale (sempre stampa edibile), gli anni ed il nome del festeggiato scritti con la ghiaccia reale:



Direi che è tutto, spero vi sia piaciuto il viaggetto virtuale agli antipodi... e ancora TANTI AUGURI ENRICO!!




Con questa torta partecipo al contest organizzato da Aria in cucina: Aria di festa e torte da sogno



domenica 20 gennaio 2013

Apple Pie

Dato il clima decisamente rigido di questo periodo, volevo cimentarmi in una torta profumata, da mangiare tiepida, con frutta invernale, che delizi il palato sciogliendosi in bocca... e così la mia scelta è caduta su un classicissimo anglosassone, l'unica insuperabile APPLE PIE!! In vita mia ho preparato moltissime torte di mele, ma mai questa, quindi era ora di rimediare. Tra l'altro, è uno dei pochi dolci made in UK che mi piacciano davvero... già, nonostante la mia anglofilia, ce ne sono molti che proprio non mi vanno giù: gli scones per esempio, talmente pesanti che sembra di buttare giù un sasso, o la zuppa inglese ovvero lo sherry trifle, per me che non sopporto i dolci inzuppati e liquorosi è una tortura. 

Pensate che le prime ricette di apple pie risalgono addirittura ai tempi di Chaucer, e parliamo della fine del 1300: su Wikipedia si trova davvero di tutto, ecco il link (in inglese).

Per fortuna adoro le mele, anzi, la mia varietà preferita è la Granny Smith, croccante e acidula. Fortunatamente è proprio quella che serve per l'apple pie: gli inglesi le chiamano cooking apples (varietà di mele adatte ad essere cucinate) e ce ne sono altri tipi come la Bramley, Empire, ecc. 

Vediamo come procedere: ho setacciato il web in lungo e in largo per trovare una ricetta che fosse davvero dell'apple pie, alla fine ho optato per mixare la ricetta della mitica Martha Stewart e quella della sempre affidabile Arabafelice. La condizione essenziale per l'impasto è l'assenza di uova, e l'utilizzo di burro freddo. Per il ripieno, usare appunto le cooking apples. L'aggiunta di cannella e limone non è prevista da tutte le ricette, ma dà sicuramente un tocco in più!

Ingredienti per una teglia da 24 cm

Per la pasta (pie dough)
320 g di farina
un cucchiaino di sale
un cucchiaino di zucchero
220 g di burro
60 ml di acqua ghiacciata (indicativi)


Per il ripieno
4 mele grosse - circa 1 kg (Granny Smith come uso io, oppure Gala, Empire...)
120 g di zucchero semolato
30 g di amido di mais o fecola di patate
30 ml succo di limone
scorza grattugiata di un limone non trattato
1 pizzico di sale
da 1 pizzico ad 1 cucchiaino di cannella, secondo il vostro gusto

Procedimento per la pasta: mischiare insieme farina, sale e zucchero. Aggiungere il burro freddo a pezzetti piccoli e, a mano oppure nell'impastatrice con frusta a foglia, mescolare fino a quando si arriva ad un composto "bricioloso". Aggiungere quindi l'acqua poco per volta e fermarsi appena la pasta si compatta (non è detto che l'acqua serva tutta).
Avvolgere la pasta nella pellicola e lasciare in frigo per almeno un'ora, meglio ancora una notte. La pasta può comunque stare in frigo fino a 3 giorni.

Procedimento per la torta: tagliare in due la pasta e stenderne metà ad uno spessore di 5mm circa (io mi aiuto con gli anelli sul matterello) su carta da forno. Trasferire in una teglia da 24 cm, portando la pasta fino al bordo, e mettere in frigo. Accendere il forno a 200°.

Ora pensiamo al ripieno: sbucciare le mele e tagliarle a fettine non troppo sottili. Metterle in un recipiente abbastanza grande da contenerle tutte e bagnarle con il succo di limone, quindi aggiungere zucchero, amido o fecola, scorza di limone, sale e cannella. Mescolare bene tutto, vedrete che le mele saranno avvolte da una sorta di sciroppo.

Riprendere la teglia dal frigo e versarci dentro le mele con tutto lo sciroppo. Stendere la pasta rimanente sempre allo spessore di 5mm e srotolarla sopra la teglia. Ripiegare la pasta e chiudere BENE i bordi, pizzicando con le dita infarinate.
Fare quattro/cinque tagli a partire dal centro per far uscire il vapore durante la cottura; se vi avanza della pasta, usatela per fare qualche decorazione. Spennellare la torta con poco latte.



Infornare e cuocere per circa 1 ora e un quarto, fino a quando la superficie sarà dorata e vedrete, attraverso i tagli, che il succo delle mele sobbollirà. Far raffreddare per almeno un'ora prima di servire. Sentirete che bontà... la pasta friabile, burrosa ma non stucchevole, il ripieno morbido e profumato di cannella, una delizia!




E per concludere in bellezza il tema, vi lascio con un piccolo assaggio (è il caso di dirlo) di un film stupendo, un capolavoro di sceneggiatura: "Harry ti presento Sally". Guardate un po' come Sally ordina la torta di mele... (in lingua originale, si tratta di apple pie à la mode, ovvero con una pallina di gelato). E se non l'avete ancora visto tutto, rimediate subito!



Con questa ricetta partecipo al contest English recipes de "Il ricettario di Cinzia" in collaborazione con Salter


martedì 15 gennaio 2013

Bisco-scarpe superfashion

Questi biscottini sono stati preparati per la Befana... e con una destinataria particolare, ovvero mia sorella! Dovete sapere che, mentre mi aggiravo in drogheria per comprare il carbone per la Furbissima (rosa ovviamente), osservavo tutte quelle graziose scarpette piene di cioccolatini, e pensavo tra me "mmm, se mia sorella dovesse riempire di cioccolata tutte le sue scarpe, non basterebbe la fabbrica della Lindt!!". Ed ecco l'idea geniale: una Befana "alternativa" con biscotti a forma di scarpetta!

Per darvi un'idea della passione sfrenata della mia sorellona per le scarpe (che la sua nipotina ha ereditato in pieno, tra l'altro), queste sono le foto a) di parte del suo ripostiglio b) di casa dei miei: dato che li separa solo un piano, ha filosoficamente preso possesso anche di buona parte della loro dispensa. Non avendo spazio in casa per una scarpiera, si arrangia così... a parte il fatto che, in caso, necessiterebbe di una stanza apposita!



Ho preparato quindi dei biscotti con la mia collaudatissima ricetta per biscotti di pasta frolla e ho fatto tante scarpine con l'apposita formina. Ve la riporto, è semplicissima:


450 gr farina 00
225 gr burro morbido a temperatura ambiente
150 gr zucchero a velo
1 uovo
1 pizzico di sale
scorza di 1 limone grattugiata o 1 cucchiaino di estratto di vaniglia

Mettere tutti gli ingredienti insieme in una ciotola e lavorarli, a mano o con l’impastatrice a bassa velocità. Quando sarà tutto amalgamato, formare una palla, avvolgerla nella pellicola e lasciarla riposare in frigo per almeno un'ora (meglio tutta la notte).
Togliere la pasta dal frigo dieci minuti prima di stenderla con il mattarello: io mi aiuto con due listelli di legno per stendere tutto allo spessore di 5mm. Eventualmente sporcare il piano di lavoro con poca farina se l'impasto tende ad attaccarsi.
Utilizzare i tagliabiscotti o tagliapasta per ricavare le forme desiderate.
Disporre i biscotti sulla teglia foderata di carta da forno e lasciar riposare in frigorifero per mezz'ora: questo passaggio è importante per ottenere biscotti dalla superficie regolare e non gonfia. Infornare a 180° in forno già caldo per circa15/20 minuti. I tempi sono sempre indicativi e tutto dipende dal vostro forno, fate la guardia ai biscotti! Quando il bordo inizia appena appena a dorare, vuol dire che sono pronti.
Conservare in una scatola di latta con coperchio per mantenerli belli fragranti per circa 3 settimane.


Poi è arrivata la parte più divertente, ovvero la decorazione! Ho utilizzato ghiaccia reale, pasta di zucchero, perline di zucchero e coloranti oro e argento. Inserisco anche foto di scarpe a cui mi sono ispirata (tutte prese dal web a solo scopo dimostrativo). Partiamo appunto dai bagliori dell'oro e dell'argento con queste scarpe, perfette per il ballo da sala:













 

Non possono poi mancare le scarpe da sposa! Rigorosamente bianche, la prima con decori e perle, l'altra spruzzata di microperline:















Per la sera, ho optato per scarpine rosse con glitter e il nero borchiato:














Andiamo poi sull'eleganza del black & white: chi non ricorda Julia Roberts in Pretty woman, quando rientra in albergo dopo lo shopping, vestita in bianco e nero da capo a piedi??



Un tocco di romanticismo: scarpe decorate con roselline a nastro e rosse con fiocco (queste ultime famose per Il Mago di Oz e la favola un po' crudele Le scarpette rosse)















Terminiamo con altre due proposte: marrone con profili neri e celeste con effetto pizzo. La scarpa-ispirazione era viola, io avevo pronto l'azzurro e così ho usato quello :)















 Eccole tutte insieme prima di essere regalate. Mi sono divertita moltissimo a decorare questi biscottini, mi sentivo un po' come Manolo Blahnik... oppure Stuart Weitzman... o Christian Loboutin... vedete come sono ferrata in materia grazie a mia sorella? Lei ha apprezzato e mi dice che non riesce a mangiarli, vuole tenerli come ricordo. Così anche queste scarpe si aggiungono alla collezione... almeno occupano poco posto!


Con questo post partecipo al contest Fashion Christmas di Olio e Aceto


lunedì 7 gennaio 2013

Biscotti al té Earl Grey

Ormai le feste sono finite :( ma non ho smesso di sfornare biscottini! Volevo fare un pensiero alla collega di mia sorella, che ha fatto dei regalini alla Furbissima sia per il compleanno che per Natale. Cercavo una ricettina un po' originale, senza troppi orpelli, ed ecco che in una rivista mi imbatto nei biscotti al té!! Dovete sapere che io ADORO IL TE', infatti non bevo caffè, ma le mie due tazze di té al giorno non me le leva nessuno... addirittura in ufficio ho il mio piccolo kit della tea-addict con bustine, dolcificante (da qualche parte devo togliere lo zucchero), tazza, cucchiaino. A Londra sono andata più volte nel bellissimo negozio della Twinings, facendo scorta di té, ammirando le vetrine del piccolo museo interno e inebriandomi del profumo di centinaia di miscele diverse. Quindi decido per questi, le piaceranno sicuramente.

Ecco gli ingredienti:
Biscotti al té Earl Grey
200g farina OO
100 gr burro morbido a temperatura ambiente
80 gr zucchero a velo
2 tuorli
2 cucchiai di té sfuso Earl Grey (circa 9 gr)
1 cucchiaino (5ml) di estratto di vaniglia
1 pizzico di sale

Dato che io vado sempre abbastanza di fretta, ho modificato la modalità di preparazione che prevedeva 30 minuti. Innanzi tutto bisogna mettere il té in un sacchetto per alimenti, tipo quelli da freezer, e pestarlo con il pestacarne per ridurlo a granelli. Il té sfuso è in piccoli pezzetti, decisamente poco invitanti nei biscotti... e già questo particolare nella ricetta originale non c'era. Poi c'erano diversi passaggi, con il burro freddo insieme alla farina, i tuorli alla fine, insomma, io ho risolto in questo modo:

Preparazione:
Mettere tutti gli ingredienti nell'impastatrice e mescolare con il gancio impastatore fino a formare una palla. In alternativa, fare tutto a mano! Più semplice di così...
Avvolgere la palla nella pellicola e far riposare in frigo per almeno un'ora o anche tutta la notte.

Stendere la pasta su un piano leggermente infarinato fino ad uno spessore di 4-5mm e ritagliare i biscotti. Io ho scelto formine semplici: cuori, fiori, stelle e cerchi. Le sbarrette di legno servono per avere l'impasto steso tutto allo stesso spessore!


Trasferire i biscotti su una teglia rivestita di carta da forno e poi mettere la teglia in frigo per mezz'ora: in questo modo i biscotti manterranno la forma. Eccoli pronti per il forno:


Cuocere a 170° per 12 minuti circa: non devono dorare troppo, non lasciate mai incustoditi i biscotti! Sono di una bontà unica, direi, e perfino la Furbissima che vorrebbe solo biscotti al cioccolato se ne è mangiato un paio con gusto. 
Magari proverò altre varianti di té, anche se l'Earl Grey ha proprio il profumo giusto che si sposa perfettamente con la frolla alla vaniglia. Enjoy!


Con questa ricetta partecipo al contest "Tutti i biscotti che vuoi" di Roberta la mia cucina:


venerdì 4 gennaio 2013

SuperMOU cupcakes

Ho preparato queste cupcakes per la cena dell'ultimo dell'anno, invece del solito panettone (che tra l'altro a me manco piace). In effetti, mentre stavano cuocendo, pensavo che forse erano un po' troppo "bombe"per essere servite dopo la cena. Sono stata clamorosamente smentita, gli invitati se le sono spazzolate tutte! Anzi, ad un certo punto una mia amica va in cucina e torna con cucchiaio pieno di frosting, prelevato direttamente dalla ciotola dove ne era avanzato un po'...

La ricetta delle cupcakes è quella di Ellie Sleekcakes, che ho già pubblicato ma ripropongo volentieri. Volevo però aggiungere una farcitura dentro, come una sorta di "sorpresa" da scoprire mangiando. Ho preparato allora il dulce de leche, una crema a base di latte di origine sudamericana, che volendo si compra già pronta in vasetti. La ricetta originale prevede una cottura di due ore con frequenti mescolature. Figuriamoci se ne ho il tempo! Cercando sul web ho trovato la variante zero sforzi. Qualcuno dice che il sapore è diverso, vabbè, questa versione sa di mou, che io ADORO quindi mi va benissimo.

Dulce de leche: (per 12 cupcakes)
2 tubetti o 1 lattina di latte condensato (io uso il Nestlé)
Versare il latte condensato in un recipiente di ceramica, o comunque adatto al forno, aggiungere un pizzico di sale e coprire con alluminio. Mettere il recipiente in una terrina e versare acqua fino ad arrivare a metà. Cuocere in forno a 200° per un'ora, un'ora e un quarto, più cuoce e più si addensa. Ecco fatto, massima resa minimo sforzo! Lasciarlo raffreddare a temperatura ambiente e poi in frigo.

Prepariamo l'impasto per le cupcakes:
200 gr di farina 00 – setacciata
120 gr di burro a temperatura ambiente
150 gr di zucchero
2 uova
estratto di vaniglia 1 cucchiaino (5ml)

50 ml di latte
1 cucchiaino di lievito


Mettete il burro a sbattere nella planetaria, deve essere già morbido altrimenti si creano grumi che rovinano la consistenza delle cupcakes.
Quando è schiarito e cremoso aggiungete lo zucchero e sbattete per circa 3 minuti.
Adesso aggiungete le uova una alla volta e poi l’estratto di vaniglia.
Sbattete per 3 minuti ancora.
A questo punto a mano, oppure usando la velocità piu’ bassa della planetaria, incorporate il latte e la farina con il lievito.
Quando il composto è ben amalgamato è pronto!
Sistemate l'impasto in una sac-a-poche monouso e tagliate l'estremità. Versate un fondo di impasto in ognuno dei 12 pirottini e poi un cucchiaino di dulce de leche freddo di frigo sopra, in questo modo:


Versare il resto dell'impasto ed infornare in forno preriscaldato a 180° per 20'. Il dulce de leche all'interno resterà comunque morbido.

Ora passiamo al frosting, ovvero la crema al burro al caramello! La ricetta base è sempre di Ellie, l'idea del caramello è mia.

Frosting al caramello:
450 gr - zucchero a velo setacciato
225 gr - burro (tedesco o danese) a temperatura ambiente
1 cucchiaino - estratto di vaniglia

6 cucchiai di panna da montare
1/4 cucchiaino di sale per bilanciare il dolce dello zucchero

il restante dulce de leche

Nel vostro mixer sbattete il burro finchè diventa liscio e soffice
Aggiungete la vaniglia, a bassa velocità, e poco alla volta lo zucchero a velo e il sale
Aggiungete la panna da montare (liquida) finchè incorporata bene con il resto.
Adesso ad alta velocità, sbattete per almeno 5 minuti, meglio 8. Durante quest'ultima fase, aggiungete A FILO il dulce de leche mentre la crema monta.


Versare la crema in una sac-a-poche monouso con bocchetta grande a stella e decorare la superficie dei cupcakes. Io ho anche aggiunto dei pezzetti di fragola come tocco goloso in più! Ecco il risultato, da leccarsi i baffi! Le ho chiamate Supermou cupcakes: caramellosi all'interno e nel frosting, cosa volere di più??





Con questa ricetta partecipo al contest "Saremo famosi"di Valycake